mercoledì 29 febbraio 2012
Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono
Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond'io nudriva 'l core
in sul mio primo giovenile errore
quand'era in parte altro nom* da quel ch'i' sono,
del vario stile in ch'io piango e ragiono
fra le vane speranze e 'l van dolore,
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, nonché perdono.
Ma ben veggio or sì come al popol tutto
favola fui gran tempo, onde sovente
di me medesmo meco mi vergogno;
e del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto,
e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.
Nivero, foto di Charlotte Dumas ( nei suoi lavori non compaiono i cani fortunati di ricche famiglie ) http://www.charlottedumas.nl/ |
martedì 28 febbraio 2012
lunedì 27 febbraio 2012
Il cuore del problema è averne uno
Illustrazione Marta Farina. I suoi lavori meritano una visita
http://www.martafarina.com/
sabato 25 febbraio 2012
Dimitris Polychroniadis
"Religion often serves as an emotional 'lender of last resort' in times of crisis. The idea for this series of maquette sculptures, comes from Christian church signs and billboards from the US. By stripping these religious quotes away from their physical and emotive context, the 'message' becomes more absolute, almost surreal. To emphasize this further, the text size has been exagerated in scale (compared to the figurines) and colour. The project is somewhat 'street' influenced by large scale advertising and slogan graffiti. The title of the series generates a contrast: The notion of God-sent miracles as an integral part of religious faith, against the marvels of man-made, modern age, industrial technology and it's products such as fluoerscent materials and colours"
venerdì 24 febbraio 2012
giovedì 23 febbraio 2012
martedì 21 febbraio 2012
Daniele Benati
Io non ci ho quasi mai ragione. E poi dico sempre delle balle.
Ci son delle cose che stan bene solo lì dove sono, secondo me, e se le sposti non sono più loro. Adesso non saprei trovare un esempio, forse il gasometro, per dire, mi viene in mente, ma forse no.
Comunque ieri son stato in una scuola di Carpi e ho letto Charms e Pignagnoli e un ragazzo in prima fila, dopo qualche opera di Pignagnoli ha detto Ma son capace anch’io di scrivere queste cose. Allora gli ho dato la mia mail e gli ho detto Quando le scrivi mandamele che mi fai molto contento. E lui mi ha detto che adesso le scrive e poi me le manda. Si chiama Milo.
Quello scrittore che è stato ucciso dalla camorra. Si vede che gli han sparato a salve, perché lo vedo tutte le sere in televisione.
Quel poeta di Roma. Ero sincero quando gli ho detto che era un grande poeta. Solo che scherzavo quando ho detto che ero sincero.
Ci son delle cose che stan bene solo lì dove sono, secondo me, e se le sposti non sono più loro. Adesso non saprei trovare un esempio, forse il gasometro, per dire, mi viene in mente, ma forse no.
Comunque ieri son stato in una scuola di Carpi e ho letto Charms e Pignagnoli e un ragazzo in prima fila, dopo qualche opera di Pignagnoli ha detto Ma son capace anch’io di scrivere queste cose. Allora gli ho dato la mia mail e gli ho detto Quando le scrivi mandamele che mi fai molto contento. E lui mi ha detto che adesso le scrive e poi me le manda. Si chiama Milo.
Il dizionario dei detti dilettali di Reggio Emilia riporta, alla voce Avarizia, il caso di una famiglia così taccagna che quando erano a tavola, pur di non consumare il tovagliolo, si pulivano la bocca con il gatto.
Quel poeta di Roma. Ero sincero quando gli ho detto che era un grande poeta. Solo che scherzavo quando ho detto che ero sincero.
sabato 18 febbraio 2012
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