Michele Mari
Ti
cercherò sempre
sperando
di non trovarti mai
mi
hai detto all’ultimo congedo
Non
ti cercherò mai
sperando
sempre di trovarti
ti
ho risposto
Al
momento l’arguzia speculare
fu
sublime
ma
ogni giorno che passa
si
rinsalda in me
un
unico commento
ed
il commento dice
due
imbecilli
Nella
mia testa
c’è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l’ho difesa dai mostri
c’è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l’ho difesa dai mostri
Adesso
ci abito io
e i mostri sono entrati con me
e i mostri sono entrati con me
Tu
non ricordi
ma in un tempo
così lontano che non sembra stato
ci siamo dondolati
su un’altalena sola
ma in un tempo
così lontano che non sembra stato
ci siamo dondolati
su un’altalena sola
Che
non finisse mai quel dondolio
fu l’unica preghiera in senso stretto
che in tutta la mia vita
io abbia levato al cielo
fu l’unica preghiera in senso stretto
che in tutta la mia vita
io abbia levato al cielo
Il
tuo silenzio
dici
è pieno di me
dici
è pieno di me
Così
so
come si sentono i morti
pensati dai vivi
come si sentono i morti
pensati dai vivi
non ci cerchiamo più
Così
i bambini giocano
a non ridere per primi
guardandosi negli occhi
e alcuni sono così bravi
che diventano tristi
per la vita intera
a non ridere per primi
guardandosi negli occhi
e alcuni sono così bravi
che diventano tristi
per la vita intera