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venerdì 23 dicembre 2011

Café du dome, André Kértész, Parigi, 1928
 E quegli amori un po' così, tenuti al riparo sotto alla cenere per non lasciarli bruciare dai pettegolezzi della gente, pura polvere negli occhi, lontano dal borbottìo dei rami secchi, crepitìo di anime, altri che fanno scintille, chi scoppietta come fosse in guerra, chi si spegne anche quando è riattizzato ostinatamente, quelli che fanno fumo per umidità, altri che incantano la vista mentre si abbracciano in un ballo, quelli che hanno bisogno di una mano per rimanere accesi, carezze, e altri, pericolosi che ardono sotto vampate di passione, tutto, come dire: al fuoco!