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lunedì 23 aprile 2012

2 parole


Mi hanno detto di aggiungere una riga a quello che posto.
Eccola.



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Ringraziamenti


Vorrei ringraziare chi mi SOStiene in questo blog.

A questo proposito, per ulteriori aiuti, vi lascio questa stringa, garantendovi che tutto il ricavato andrà in beneficenza. La mia.

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Corso pratico di lezioni di volo low cost in 1400 puntate

Da oggi parte questo corso teorico che voi potrete mettere tranquillamente in pratica e riferire poi i risultati. Sintonizzatevi qui tutte le sere alle 18 ( dal mercoledì alla domenica manco io purtroppo).

Non sto a mettere i video esplicativi per non annoiarvi troppo.

1. Individuare una finestra ad un piano rialzato
2. Accertarsi che non ci sia nessuno che stia giocando a guardie e ladri
3. Aprirla
4. Spiccare il salto liberando la fantasia. Potete anche aiutarvi con garbati urletti.

Ora potete postare commenti se non vi siete "sloggati"

Opposto


Agostino Iacurci


http://www.agostinoiacurci.com/


mercoledì 18 aprile 2012

Navigare in brutte acque

Il ragazzo sembra intelligente ma non si applica e di questo ne ha fatto un'arte. Sarebbe opportuno che interagisse di più con noi, voi, la classe, l'ambiente. Così la maestra si rivolse alla madre e risolse il tutto velocemente con un sorriso beffardo nel far intendere che al suo turno ne succedevano altri, di gran lunga importanza a quanto testimoniava la fila ammassata a crocchio al di fuori della porta, soglia di dolore, come fossero calamitati dall'altoparlante appeso, sopra alle loro teste, ad un filo, in maniera simile a delle casine per uccelli che ogni tanto "sguicciano" con gli occhi sbarrati per orrore, ed in caso di pericolo, cantano, trasmettendo saluti di benvenuto, cordialità e ricorrenze d'istituto come una gabbia di matti. Nei corridoi le grandi finestre riflettevano tutto ciò a cui non aveva mai fatto caso, mentre si incrociava con gli sguardi, spettrali, di altri avventori in quel mercato da malaffare. Scendendo le scale le tornava su il dialogo, ancora fresco, che aveva udito poc'anzi.
Baldovino era a casa che l'aspettava, immobile. Glielo aveva intimato lei prima di uscire: "non toccare niente!" e lui, in quelle 2 ore, aveva fatto il conto di tutte le volte che ogni rimprovero toccava a lui e non al fratello minore.
La madre, chiudendo la porta, una qualunque, fu colta da una domanda:
" Ti hanno chiesto il consenso per la gita di classe del prossimo mese?"
" Non chiedermi troppo, sai già che navighiamo in cattive acque. Non abbiamo disposizioni economiche".
" Neanche umanitarie, direi".
Senza altro aspettare, gli diede subito la bella notizia.
" Ho pensato che potrebbe farci bene prendere un animale. Che ne dici? E' risaputo della loro influenza positiva sulle persone!"
" Ti vuoi ammalare? "
" Uhm...Su una cosa però dobbiamo essere chiari. Tu sarai il suo unico padrone, te ne prenderai cura, l'alleverai, lo pulirai, e per fare tutto questo ti dovrai responsabilizzare. Pensi di esserne in grado?"
" Più io nel dir di sì che tu nel negare l'infelicità di questa decisione."
Nel permesso di ritirarsi, da solo, in camera, pensò che sua madre, maniaca della pulizia come un'impresa, doveva aver visto per strada un enorme cartellone pubblicitario con lo slogan per una vita migliore sterilizza anche tu il tuo piccolo amico escogitando di dar nuova vita alla vaporella con un'altra missione.
L'opportunità si presentò da sola la settimana seguente, alla festa del paese. Gli sembrava una buona idea, di quelle che non fanno le bolle, e avendo già avuto l'approvazione di un genitore, questo non era che un tacito consenso. Tornò a casa col quell'esserino in mano, lo mostrò alla madre come una licenza dalla vita militare ed iniziò a condividere con lui la sua stanza. Cercò di ambientarlo con ogni premura. Passavano le giornate a contemplarsi reciprocamente, lui gli parlava di tutto, faceva il possibile per creare un legame, stabilendo dei vincoli. Nick, lo ascoltava diligente, scuoteva la coda e rimbalzava, strabuzzava gli occhi ad ogni suono nuovo, si fermava in equilibrio attendendo segnali. Quando gli puliva il giaciglio, rimaneva impalato tirando il fiato per la fretta di occuparlo nuovamente, il suo territorio. Mangiava forsennatamente fino a diventare gonfio, fenomeno che investì anche la padrona di casa nel cercare di tollerare gli odori estranei di quel mangime nauseante.
Al successivo quadrimestre la maestra tesse le lodi del cambiamento dell'allievo, non sapeva spiegarsi questo mutamento promettente di suo figlio. Pensò che fosse giusto un premio per tanti sacrifici e decise di iscriverlo alla prossima uscita di classe. Fu una grande sorpresa.
Partì con tutto il necessario per un soggiorno lontano da casa di cinque giorni. Al suo rientro, ne trovò un'altra ancora più grande. Nick era in equilibrio ma sull'altro lato, non rispondeva agli urti.
Andò di corsa dalla madre a chiedere cosa fosse successo.
Con poche parole lo congedò dal suo esilio:
" La verità viene sempre a galla"



Sarolta Bàn






Tommy Ingberg






http://www.99rooms.com/

Nick Georgiu








Anton Semenov




Dislivello


Divergenza. In bianco e nero


sabato 14 aprile 2012

Tirare fino all'alba

Stamattina Wilmo mi ha chiesto dove andrò in vacanza. Al che, quando gli ho detto che sto valutando una meta ove sia anche possibile tirare fino all'alba, ha commentato che è una cosa che ha fatto anche lui in gioventù, fino al giorno in cui si è reso conto che i tedeschi se n'erano andati. E così ha potuto ricominciare a dormire tranquillamente la notte. Andandosene ha aggiunto che non aveva capito che le cose andassero ancora così male in Italia.

"Chi l'ha visto?"

Ho pensato di fare un programma su Fb per tutti quei contatti che sono amici ma non si sono mai visti, dove postare foto dell'interessato, segnalazioni di vizi, modi di vestire e di scomparire. Certo è da sviluppare come idea. Occorre solo trovare un nome originale, tipo " Chi l'ha visto?"

P.s.

Le scriveva sempre, su qualsiasi pezzo di carta, infischiandosene della fattura, badando solo al contenuto forse perchè chi li riceveva non porgeva attenzione ai particolari. Quei frammenti di carta sembravano bigliettini per suggerimenti ad una verifica o augurali, di buon auspicio, tipo quelli all'interno dei cioccolatini. Glieli recapitava a mano: li inseriva in una cassetta cementata nel muro compiendo lo sforzo di piegarsi su se stesso come se si stesse scusando. Si inginocchiava in una posizione simile ad un credente dinnanzi ad un'entità eterea che risalta le colpe dei peccati. Pareva cosa strana che fosse ubicata ad un'altezza così poco ragguardevole per distinguerla dalle altre onde evitare che chiunque la omaggiasse di pensieri. Gli altri, per arrivare a quelle desiderate, dovevano arrangiarsi in mille modi a volte anche con le scale. Questa invece sembrava più devozione terra a terra.
Nella fessura si potevano scorgere tutti i fogli consegnati, probabilmente era possibile stilarne anche un inventario. Erano lì, inviolati, come se da solo si fosse scritto una centinaio di lettere ed avesse poi commissionato  una raccomandata con ricevuta di ritorno al suo stesso indirizzo lasciandole integre. Qualora ci fossero stati dei reclami sui suoi atipici comportamenti avrebbe potuto impugnare le sue stesse parole. Si poteva immaginare che di là da quel foro ci fosse uno di quei contenitori a scomparsa per l'immondizia che nelle città del nord andavano tanto di moda.
Con la bella stagione le sue visite aumentavano. Ogni tanto osava portarle anche dei fiori freschi che rimpiazzavano quelli della stagione fredda che avevano già raccolto tutte le avversità. Quelli recisi sembravano più veri, pensava.
A metà dell'autunno ricorreva la festa di quelle poste che per l'occasione facevano sciopero. Nessuno recapitava più lettere. L'azienda, nell'arco di una settimana, poneva al di fuori di ogni cassetta, ringraziamenti pubblici con il nome degli affezionati e cari saluti. Se il vento si alzava li sparpagliava disordinatamente in qua ed in là come maxi coriandoli in bianco e nero ma quelli in basso, solitamente, li risparmiava.

Ore


venerdì 13 aprile 2012

Raoul Vaneigem

Qui, se avete tempo, trovate tutto il libro " The revolution of everyday life":

http://libcom.org/library/the-revolution-of-everyday-life-raoul-vaneigem

Qui l'autore:

http://it.wikipedia.org/wiki/Raoul_Vaneigem




Benjamin de Diesbach




Matematico


Ponte

Io quelli che, per le feste, vanno a fare il ponte a Venezia, li capisco cioè mi sembra una cosa utile con tutta quell'acqua

Igloo

Ho comprato online una tenda perchè ho intenzione di andare una settimana in vacanza solo che dopo mi è venuto uno scrupolo allora ho scritto un'email a Decathlon per dirgli che rinunciavo all'acquisto adducendo come motivazione il problema dell'escursione generata dall'igloo nel deserto.
Attendo risposta.

ansia da prestazione

Mi è venuta l'ansia da prestazione. Ho chiamato il mio psicanalista per dirgli che non ce la faccio nemmeno a prendere il carrello per fare la spesa poichè ho il timore di non riavere più l'euro quando lo riconsegno poi quando mi ha detto che solo per avermi ascoltato gli dovevo 100 sacchi per la sua attività,  sono guarita.