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martedì 4 novembre 2014

Taglio Corelli

[Da giovedì il processo ai carabinieri estorsori]

http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1988_11/19881120_0006.pdf&query=Claudio%20Sardo%20%5C%22Claudio%20Montaldo%5C%22



Ultimo capoverso di pagina 57 a seguire

http://www.punk4free.org/download/ebooks/Antonella.Beccaria.-.Uno.Bianca.Trame.Nere.pdf



+ aggiornato

http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/10/22/casciari-rasman-ucciso-in-casa-sua-dalla-polizia_8876.shtml



A scelta

http://www.abusodipolizia.it/index.php/le-vittime-0/29-r-rasman

Brian A. Dominick, Liberazione animale e rivoluzione sociale

In realtà non volevo postarlo ma quando alla fine ho letto "questo opuscolo è anti-copyright" ho pensato che fosse "dovere".




Lev. Tolstoj, Il primo gradino

http://www.libreriadiquartiere.it/ilbastoncinoverde/files/il_primo_gradino.pdf




giovedì 30 ottobre 2014

Ci sono persone così povere


che non riescono nemmeno a mantenere il silenzio.


Franco Arminio

I carpentieri del nulla
Ogni volta che chiedo a qualcuno: «Cosa c’è in questo paese?», mi rispondono sempre che non c’è niente e che non succede niente. C’è una sorta di nichilismo paesano a cui è difficile opporsi. Sono anni che aspetto di vivere in un tempo di fervore e invece metto i bottoni ai vestiti dei morti. Me lo diceva ieri sera al telefono il celebre latinista Antonio La Penna, mi parlava della vecchia melma secolare di un popolo servile. Parlava del Sud, parlava di paesi, ma pensava all’Italia intera. Stranamente a conversazione finita un poco mi sono sentito in pace, mi sono messo con la testa in sciopero a consumare le ultime ore del giorno senza aspettare più niente. La notte però ha dissolto la felice rassegnazione e stamattina sono di nuovo qui che aspetto un brivido, un palpito da questa vecchia Italia grigia e rotta. E invece non succede niente pure stamattina. Devo imparare ad amputare l’impazienza. Siamo tutti in esilio, tutti perduti e perdenti, incapaci di condividere la sconfitta. Non ci sono furori, non ci sono speranze. I paesi da questo punto di vista sono l’avanguardia del mondo. Tutto è intimamente domestico, come se la vita pubblica somigliasse alla vecchia che si riscalda l’acqua per farsi una bustina di malva, al vecchio che si gira nel suo letto cercando un po’ di fresco. Siamo una cooperativa di agonizzanti e ogni tanto prestiamo alla morte qualcuno dei nostri operai: carpentieri del nulla che lavorano sulle impalcature delle merci. Consumiamo le ore cercando da ogni ora un profitto che non arriva. E allora non c’è da istigarsi più a niente. Bisogna stare in mezzo al mondo come stanno le nuvole. Dimettersi dalle proprie insofferenze. Lasciare il cane a rovistarci dentro e uscire, guardare avanti, aprirsi come si apre un’arancia, donare le nostre vertebre ai passanti.

lunedì 27 ottobre 2014

sabato 25 ottobre 2014

Giorgio Manganelli, Poesie

Conosco la pace del pensoso dinosauro,
la coerenza della zanna della tigre:
dove non c'erano parole
dove non ci sono parole,
nel centro del centro del centro
delle cose sorde, vitali, sanguinose,
dove si enumerano stomaco,
unghie, genitali,
intestini lunghissimi, zampe,
e le lacrime sono lacrime
per sangue che esce da carne lacerata,
per l'orrore forte della morte,
dove si redigono cataloghi
di urli, di minacce, di carne,
del male carnale solamente
dove non c'è né amore né lussuria,
ma la voglia gagliarda della vita,
il centro dell'inguine

che matura insensato nelle cose.




venerdì 24 ottobre 2014

Cavie da laboratorio di Andrea Marcon


Da Il giornale del ribelle


Il c.d. “decreto stadi” è stato definitivamente approvato dal Parlamento, con la rapidità e la solerzia dovuta ad un problema di ordine pubblico così rilevante. In un Paese che conta circa 500 morti all’anno per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, è evidente che debba avere la priorità assoluta il fenomeno della violenza negli stadi, che di vittime ne ha causate meno di dieci (compresi gli omicidi commessi da poliziotti) negli ultimi 30 anni. Del resto la dittatura mediatica significa proprio che ciò che conta è solo quello che finisce nell’occhio della telecamera. La morte del povero Ciro Esposito indigna (giustamente), mille altre passano inosservate. Chi “regge” la telecamera, in definitiva, detta la priorità dell’agenda politica. Niente di sorprendente, la storia recente è piena di episodi ancora più significativi di questo meccanismo, vedasi da ultimo le vittime dell’ISIS a confronto con quelle di oltre dieci anni di stragi americane in Afghanistan.

martedì 7 ottobre 2014

Slogan per la salvaguardia dell'ambiente.


FAI come se fossi a casa tua.



Nei rapporti conta

l'approssimazione agli altri.
Per difetto.



Ordine


Rientrare nei propri oranghi.



Forse


Normalmente il valore nutrizionale di un alimento è inversamente proporzionale a quello monetario.



Controbattere


Con-te-sto fino all'alienazione.



Moda


Tutto t'orna.



Te ed io


Tedio.


Appuntamenti


http://www.inutili.info/inUTILI___foodporninUTILE.html






Uomini e topi


http://www.gandalf.it/offline/topi.htm


Ecologia profonda


http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49488


Non sapere da dove iniziare


http://www.filosofiatv.org/?topic=ecofilosofia#148






lunedì 6 ottobre 2014

Edoardo Sanguineti

il nostro “noi”, se con me lo analizzi, per questa vera vera che ci lega, rigonfia
come un “o” (che al centro, è un cerchio), ci dice inseparabili e confusi: (dal cuore
della lavabiancheria, non è un caso, dopo un provocatorio ritiro, di corsa ti è risorta,
molto tua, molto tonda):
e l’ “n” mi sei tu, evidentemente, ancorchè stilizzata (e consonante),
come una tana accogliente: (come semplificata, tutta una cava cava): rimane
solo, in fondo, questo “i” minuto, ancora, già in te intruso, protruso, con il suo punto
in testa, craniomorfo, quasi in segno di festa:
(appena mi allontano, dice un “no” netto,
e disperato, il “noi”): (e a specchio, poi, in te riflette l’ “io”, che tu sostieni):
(a stento accetto, tanto ci è perfetto, il “noi in o”, nostro anagramma e dramma):

sabato 4 ottobre 2014

Da Facebook. E che anagramma!

Ripresa fedelmente dalla pagina facebook "101 anagrammi zen", pubblicata nel giorno del suo compleanno.
Foto: La storia d’Italia è a una svolta. Da imprenditore, da cittadino e ora da cittadino che scende in campo, senza nessuna timidezza ma con la determinazione e la serenità che la vita mi ha insegnato, vi dico che è possibile farla finita con una politica di chiacchiere incomprensibili, di stupide baruffe e di politica senza mestiere. Vi dico che è possibile realizzare insieme un grande sogno: quello di un’Italia più giusta, più generosa verso chi ha bisogno, più prospera e serena, più moderna ed efficiente, protagonista in Europa e nel mondo. Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli, un nuovo miracolo italiano. ---> Silvio Berlusconi è stato inizialmente accreditato come un Messia. Quando il paese si è trovato a un bivio la maggioranza annuendo ha scelto chi, ai suoi occhi, sprigionava un'immagine vincente. Poi abbiamo scoperto che specie di indecente criminale circondato da criminali fosse da sempre, il cui fine era ripararsi dai guai che si sarebbero sviluppati con le inchieste di Tangentopoli, i giudizi e le pene. In vent’anni ne ha combinate di tutti i colori: ha fondato Forza Italia, ha preso milioni di preferenze, ha depenalizzato i suoi reati ed ha preso per il sedere i suoi pari, dando prova del suo più goffo carisma ed ammutolendone decine di consessi.
(Spoon Down)

domenica 28 settembre 2014

venerdì 26 settembre 2014

Singolo che stana la massa


Individuo folle.





Tra cannibali


- Resti a cena?
- Umani.


Lavoro

La mobilita' esprime un problema fisso.

Ancora

-Con matrimonio si diventa parente?
-si.

Matrimonio

Si conobbero a fondo.
Perduto.



Coinvolgere


L'amore è quando ti chiama in causa.


Modi di dire


Il fine giustifica il grezzo?




L'amore si manifesta sotto molteplici forme.

Monarchiche.



Roland Barthes, Il brusio della lingua



Un post dell'anno scorso lasciato lì tra le bozze.

[ il brusio non è altro che il rumore di un’assenza di rumore, cosi, riferito alla lingua, sarebbe quel senso che fa intendere, un’assenza di senso, oppure – ed è lo stesso – quel non-senso che farebbe intendere in lontananza un senso ormai liberato da tutte le aggressioni di cui il segno, formatosi nella «triste e selvaggia storia umana», è il vaso di Pandora.]


mercoledì 24 settembre 2014

venerdì 19 settembre 2014

Chissà


La morale di l'amore è lo scambio.


Confidenze

-Mi scusi, può chiamarmi dopo?
- Se le fa piacere. Ma non ce l'ha un nome?



Luigi Pintor

  • Mal sopporto chi si ammazza pregando e prega ammazzando, chi maneggia libri sacri e carri armati a pari titolo, chi confonde salmi e missili, chi si ricorda di santificare le feste ma non trascura di moltiplicare i sepolcri.
  • Quid est veritas? Questa domanda latina rivolta dal governatore della giudea all'uomo di nazaret trova risposta nell'anagramma est vir qui adest. Ma l'anagramma è un gioco e comunque il latino non si usa più. Vuol dire che la verità è chi ti sta di fronte? È nel tuo specchio? Ma nessuno conosce l'essenza degli specchi e nessuno penetra il loro segreto tranne alice nel paese delle meraviglie.

giovedì 5 giugno 2014

martedì 27 maggio 2014

Tanto per


Se è il sesso che ci spinge verso l'altro allora è tutto una questione di fisica

Nel migliore dei casi il sesso è la prova del peso di un uomo su di te

Se abbiamo tutto e il contrario di tutto siamo a zero

Chissà se tra il sesso e l'amore esiste una relazione

Cosa c'è di sbagliato in noi? La domanda

Andare controcorrente è facile come bersi un bicchiere d'acqua da una fontana pubblica

Di molti fattori l'amore è la causa. Petendi.

Se l'amore non conosce confini la privacy è fottuta

I single hanno tutte le domande, quelli impegnati tutte le risposte. E nessuno che li faccia tacere.

giovedì 30 gennaio 2014

A. Cechov, Zio Vanja

Da tempo ormai non amo più nessuno.  Provo un senso di tenerezza per la vostra balia, perché mi ricorda il passato. I contadini sono tutti uguali, privi d’istruzione, vivono in mezzo al sudiciume, e con gl’intellettuali andar d’accordo è difficile. Mi stancano.

sabato 25 gennaio 2014

Codex Veganus



Valdo Vaccaro e le 22 ragioni vegane



<< L’etica non è solo un modo di sentire, ma anche un comportamento, un modo di muoversi, un galateo.


Parte di questo galateo è il modo in cui ci si siede a tavola e cosa ci si appresta a mangiare; galateo che non prevede l’uso del coltello, che non separa uomo da animale e sensibilità da movimento. Conosciamo il salato – il conto che stiamo per pagare per l’indecoroso pranzo che da millenni portiamo avanti ai danni del vivente –, conosciamo l’amaro – della morte e del dolore che abbiamo incrementato a dismisura –, ma abbiamo poca dimestichezza con il dolce. Creare un buon dolce è difficile perché richiede una complessa e variabile dosatura di gradevolezza (uguaglianza) e amabilità (libertà), che la società del taglio e del tagliar corto ci ha insegnato a tener separate. L’uguaglianza ha così assunto il sapore agro della giustizia cieca – la “di-suguaglianza tra uguali” di Murray Bookchin –, mentre la libertà ha spesso il sapore insipido del laissez faire del neoliberismo>>. 


sabato 11 gennaio 2014

Nella nascita dell'universo


il Caos ha svolto un ruolo di primo ordine.



MotaWord



https://www.motaword.com/





Anche le altre



http://lolmythesis.com/post/72933806559/mothers-in-law-abuse-daughters-in-law-because

Catena alimentare

http://www.foliamagazine.it/caturday-folia-catena-alimentare/

Parigi nel Medioevo


http://www.foliamagazine.it/parigi-nel-medioevo/



Roque Dalton, Aida fuciliamo la notte


Aida fuciliamo la notte
e la terribile
miseria collettiva.
Ecco abbiamo le nostre quattro mani
e la mia voce.
Ci sostengono i tuoi occhi
e il tuo delicato
modo di amarmi incessante.
Ci sostiene questo sangue proiettato
fino al corpo del figlio.
Ci sostiene questa atmosfera
questo pane quotidiano
e queste quattro mura
che difendono i baci.


Adoro quelli che quando parlano

vanno dritti al punto.

lunedì 6 gennaio 2014

Gennaio

Maestro Venceslao, Gennaio, Ciclo dei mesi, 1400 circa, Torre Aquila, Palazzo del buon Consiglio, Trento

Guillame De Marcillat, San Franceco offre le rose di gennaio a Onorio II, 1524, Basilica di San Francesco, Arezzo.

Francesco Da Ponte il Giovane, Francesco Bassano, Inverno 1577-1578, Hermitage, San Pietroburgo

http://121clicks.com/inspirations/animals-street-photography-an-ultimate-collection