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martedì 20 marzo 2012

Terremoto


Lettera


Rospo


Gene Sharp


http://it.wikipedia.org/wiki/Gene_Sharp



http://www.aeinstein.org/organizations/org/FDTD_Italian.pdf

Pegno


Metafisico


Finita


Scrivere un curriculum di Wislawa Szymborska

da "Vista con granello di sabbia"




Che cos'e' necessario?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si e' vissuto
e' bene che il curriculum sia breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di piu' chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perche'.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non cio' che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta. 

Governare

Accudiva la casa, in una parola: governare, coi figli da crescere, prendersene cura, un'omeopatia etimologica ed una maternità da sviluppare, in ritardo di vent'anni, fino a prenderci la mano, di lavori ed esasperazioni da rimpatriare, altre bocche da sfamare, in economia, evitando di spendere parole, pigolano mai sazie, riconciliazioni da rammendare senza averne la stoffa, orli da ricamare, superfici da spolverare e doveri da coniugare [...]




Parole

Li aveva in tasca, spiccioli da scambiare, monete da ripagare, altri da collezionare. Ognuna con un'immagine diversa, provenienti da luoghi lontani arrivate incrociando chissà quante vie, posti che non si visiteranno, persone che le hanno usate e delle quali non conoscerà la faccia, nomi ripetuti a memoria storpiandone il valore.
Li teneva così, in tasca, pronti per l'evenienza, lasciandoli liberi di rintoccarsi al movimento, un tintinnio, quattrini di poco conto, un'iconografia che la memoria detta, legge per filologi, alcuni forti che raddoppiano, altri che si perdono deboli . Per formarne di taglio superiore ne servivano un'infinità dei suoi, che poteva incastrare ogni volta a piacimento secondo le necessità, un puzzle, didascalia di dissimulazioni. La ricchezza per lui non si misurava negli importi e altri, tanti, confondevano l'erudizione con la cultura. E allora stava lì, senza mostrarsi, con le sue monete singolari, sapendo che innumerevoli altre con acutezza di forgia poteva coniare

zzz

L'avventura era finita e ricominciava nella stanchezza. L'idillio violato, troncato, rimosso era diventato clandestino, rievocazioni anteriori lo inducevano a rivivere una storia, apologa: l'amore era trapassato. Si svegliò con un sussulto, rincuorato, il posto vuoto accanto. Era tutto un incubo. Non aveva cessato di vivere, se n'era solo andata