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venerdì 26 agosto 2016

Identikit


mi autoproduco, fragile, mi clono,
stacco me da me stesso, e a me mi dono:
mi autodigitalizzo, ologrammatico,
replicandomi in toto, svelto e pratico:
mi automaschero e, assai plasticamente,
sindonizzo il mio corpo, e la mia mente:
mi autoregistro, ormai, se mi iconizzo,
cromocifrato in spettro – e mi ironizzo: