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mercoledì 14 dicembre 2011

No?

C'è una tendenza dilagante nell'esporsi ad aggiungere alla fine di ogni frase una negazione interrogativa o forse esortativa o decorativa o quello che credevo pleonastica e comune. Ma no, lo fanno anche i giornalisti. E allora non so, bisogna fermarli per il loro bene, cosa devono fare? Negare quello che hanno appena asserito? Accattivarsi la simpatia per non essere confutati, confermandosi da soli? Inglobarci nei loro viaggi mentali? O è la paura dell'abbandono? Mi fanno venire qualche dubbio, sarebbe più confortante se anzichè un no, dicessero un non so. Ecco sì, positivo